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Job Crew e Job Club: dove le idee prendono forma

  • sechi648
  • 26 mar
  • Tempo di lettura: 3 min


Immagina un tavolo dove siedono istituzioni, enti, imprese, associazioni e cittadini. Non per una riunione fredda e formale, ma per un confronto acceso, autentico, necessario. Questo è la Job Crew, un laboratorio di idee in cui visioni diverse si incontrano e, nel dialogo, generano futuro.

Come si è attivata la Job Crew il 14 marzo allo Spazio Fili Urbani? Non con una semplice discussione, ma grazie a conflitto generativo, dove lo scontro diventa terreno fertile per la crescita. Qui si sono posati i primi semi nel terreno per far germogliare soluzioni innovative per il mercato del lavoro locale, si mettono a fuoco le sfide del presente e si innaffiano idee per immaginare strade percorribili da affrontare insieme.

Accanto alla Job Crew, il Job Club si fa casa delle opportunità. Non è solo uno spazio fisico, ma un insieme di esperienze, uno snodo in cui chi cerca lavoro, chi vuole reinventarsi, chi desidera creare connessioni trova supporto, ascolto e reindirizzamento. Qui si allenano non solo le competenze professionali, ma soprattutto quelle emotivo-affettive, perché il lavoro non è solo una questione di curriculum, ma di relazioni, di sguardi, di storie che si intrecciano.

I partecipanti della Job Crew non sono semplici spettatori, ma protagonisti attivi di un processo di cambiamento. Attraverso sessioni di confronto, workshop, laboratori e incontri con esperti, ognuno ha la possibilità di mettere sul tavolo le proprie idee, i propri dubbi e le proprie speranze. Il risultato? Una comunità più consapevole, più preparata, più connessa.

Il cinema come specchio e finestra: la rassegna cinematografica

Il 25 marzo 2025, dalle 17.00 alle 19.30, lo schermo si è acceso per proiettare “Un milione di granelli di sabbia”, un viaggio attraverso storie personali e collettive che si mescolano, lasciando un’impronta indelebile. Non è stata solo una proiezione, ma un incontro: dopo il film, il nostro pubblico è diventato protagonista di un dibattito aperto, dove il cinema si è trasformato in lente per osservare il mondo e in strumento per costruire uno sguardo collettivo.

Spazio Fili Urbani si è subito trasformato in un luogo in cui le storie hanno pervaso lo spazio e il tempo facendosi guidare.

Oggi più che mai, serve fermarsi e chiedersi: “Cosa significa per me avere cura dell’altro? Quali sensazioni provo nel condividere la mia storia?”. Questa rassegna ci aiuterà a riflettere proprio sul significato di integrazione. Con la potenza evocativa il cinema offre la possibilità di vedere le cose da prospettive inedite, di riconoscersi nelle storie degli altri, ci impegneremo ad aprire spazi di riflessione e dialogo su temi che si collocano nello spazio dello sviluppo del territorio, e quindi, lo spazio per le persone e per i cittadini, e sul lavoro, come condizione abilitante alla cittadinanza.

Ogni film scelto all’interno della rassegna porta con sé domande profonde: cosa significa abitare un luogo? Come ci rapportiamo agli Altri? Qual è il nostro ruolo nella società? Domande che trovano risposta nel confronto con chi ci sta accanto, in un gioco di distanze e vicinanze che rispecchia la realtà stessa della vita comunitaria.

L’obiettivo finale? Creare un tessuto urbano capace di accogliere e trasformare il cambiamento in opportunità, in cui nessuno si senta escluso o lasciato indietro. Qui le persone non sono solo individui isolati, ma parte di un organismo vivo, in continuo movimento. E come in ogni tessitura ben fatta, ogni filo conta.

E tu, vuoi far parte di questo intreccio? Il primo passo è esserci.



 
 
 

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